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mercoledì 7 luglio 2021

Sarasvati, dea del linguaggio, della conoscenza, delle arti.


 

1975  -  India , Sarasvati, una delle grandi dee dell'Induismo.    

La civiltà indiana, da sempre culla di un dinamismo religioso che ha visto susseguirsi varie fedi e nascere alcune tra le religioni più diffuse nel mondo, è ricca di divinità femminili. Nell'aprile del 1975 veniva emesso dall'India questo francobollo dedicato a Sarasvati, la dea del linguaggio, della conoscenza e delle arti.  Maggori informazioni sul soggetto: https://it.wikipedia.org/wiki/Sarasvati

Il 24 novembre del 1982 il Giappone ha emesso un francobollo che, facente parte di una serie sull'arte moderna giapponese, riproduce un particolare dell' opera dell' artista Shiko  Munakata, dedicata alla dea Sarasvati.

1982- Giappone, Sarasvati nell'opera di Shiko Munakata (arte moderna giapponese)

 

domenica 21 febbraio 2021

Le cantanti

Immagine elemento

Il 16 aprile 2019,  in Italia si emetteva un francobollo dedicato a Nilla Pizzi.
Mia mamma, donna di 84 anni con vividi  ricordi, racconta che, nei primi anni '50, suo padre la pregava di cantare le sue canzoni. A lui piacevano molto, la radio però c'era in un'unica casa del loro paese. Tutti andavano lì ad ascoltare il festival di Sanremo, del 1951 la prima edizione. La guerra era finita da poco. Un altro tempo si stava affacciando: il dopoguerra con le sue canzoni melodiche, enfatiche, retoriche e rassicuranti, piene di pathos, che Nilla Pizzi ha rappresentato cantando.
Chissà se le sarebbe piaciuto questo francobollo con foto, o se avrebbe preferito una tecnica calcografica, magari più vicina al suo  tempo? Forse si, le sarebbe piaciuto. Nilla Pizzi era anche una donna moderna, per la sua epoca, uno spirito volitivio, combattivo che ha attraversato la vita reale con forza e romantica sensualità.

"Una ex operaia della Ducati, Adionilla (in arte Nilla) Negrini (1919-2011) di Sant'Agata bolognese, sposata con Guido Pizzi, diviene a furor di popolo Regina della canzone italiana.

Al primo Festival di Sanremo si presenta con nove canzoni, vincendo il primo e secondo premio. La canzone Grazie dei fior, scritta dal nipote di Alfredo Testoni, Giancarlo, vende 35.000 copie.

L'anno successivo partecipa al Festival con sette canzoni e vince i primi tre premi. Il brano Vola colomba ha grande risonanza, la canzone Papaveri e Papere sarà tradotta in quaranta lingue e adottata dal Partito comunista per i manifesti della campagna elettorale."

(testo tratto da Biblioteca Salaborsa biblioteca multimediale di informazione generale)

 

 


A riveder questo video, si può capire come la "modernità" di Nilla sia lontana anni luce dalla nostra, così complessa e intricata. Sono via via giunte da allora tante altre conquiste di liberazione della condiziione femminile dagli stereoptipi del passato. Guardando indietro, da dove siam partite, si può vedere meglio - mai accettare -  la fatica del cambiamento e la resistenza nelle menti che ignorano la verità delle cose: il bisogno profondo di riconoscimento umano, sociale, il bisogno insopprimibile della libertà in ogni essere vivente, uomo o donna che sia, e quanta strada occorra ancora per trovare una nuova, serena convivenza delle diversità, ingrediente fondamentale per un concreto sviluppo della razza umana.


martedì 12 marzo 2019

Famose e coronate: la Regina Victoria


Regina Victoria

Il film Vittoria e Adbul (2017) è solo l'ultimo dei ritratti “cinematografici” dedicati a questa regina (L'amore di una grande regina, 1954; La mia regina, 1997; The Young Victoria, 2009; 
Victoria, miniserie trasmessa da ITV UK, 2016). Donna coronata anche da una personale singolarità, vissuta dal 1819 al 1901 è stata sovrana del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda dal 1837 e Imperatrice d'India dal 1876 fino alla sua morte. 
Nel suo lunghissimo regno, conosciuto come “epoca vittoriana” promosse e sostenne molti cambiamenti. In quel periodo ci fu una anche una  maggiore diffusione del sistema ferroviario e del telegrafo e si modificò radicalmente il sistema postale: nacque il primo francobollo postale ufficiale.
Oggetti simili ai moderni francobolli e aventi il nome caratteristico di 'post mark' erano già in utilizzo nella seconda metà del Seicento in Inghilterra, ma il vero e proprio francobollo, come lo conosciamo attualmente, comparve proprio nel Regno Unito solo a partire dagli anni '30 dell'Ottocento, quando la regina Vittoria iniziò le prime riforme postali.
Il Penny Black è stato dunque il primo francobollo postale ufficiale ad essere utilizzato al mondo. e ancor oggi i francobolli britannici riportano il profilo del monarca regnante e sono gli unici valori filatelici nazionali privi del nome del paese emittente.
La regina Vittoria fu quindi anche la prima ad inaugurare la collocazione del profilo dei regnanti nei francobolli. Meno austera di come  si dipinge, amava gli animali e fu una delle prime a boicottare la vivisezione, pratica utilizzata da medici e studiosi del tempo.


https://www.vegolosi.it/news/regina-victoria-unantivivisezionista-nel-1800/


In Gran  Bretagna sono stati emessi 186 francobolli dedicati alla regina Victoria , da quelli ordinari del 1840 a quelli commemorativi degli anni 2000 in cui viene presentata accanto alla attuale regina Elisabetta II,  l' ultima emissione dedicata è quella del gennaio 2019. 
GRAN BRETAGNA
 1840 - One penny nero e Two pence blu
 Tre valori in rilievo: 1847 One shilling - 1848 Ten pence - 1854 Six pence

1864  - One penny, filigrana corona grande

1874- Six pence filigrana stelo di rosa;  1875 - Two pence and half penny, filigrana piccola ancora ; 1876 -  Four pence ed Eight pence, filigrana grande giarrettiera; 2 pence and half penny, filigrana globo con croce.

2000 emesso solo in libretto  1st class ° senza valore facciale con foro ellittico su entrambi i lati verticali

2019 - francobollo da foglio souvenir - 1st Class º - senza Valore Facciale


venerdì 7 dicembre 2018

Maria nella Natività 2 - L'evangelario di Matilde di Canossa



Italia - 10 dicembre 1971, Natività L.25 è il primo valore della serie NATALE di cui fa parte anche un altro francobollo: Adorazione dei Magi L.90






L' immagine che viene rappresentata in questi francobolli riporta una delle scene presenti nell' Evangelario di Matilde di Canossa (opera risalente all' XI secolo e attualmente presente all' interno del Museo benedettino e diocesano di arte sacra di Nonantola-MO). 
Trovo interessante questa rappresentazione della Natività per due motivi. Il primo è la particolare collocazione di Maria nella scena:                                                                                                                                                                                                                                           


Miniatura su pergamena tratta da 'I Vangeli di Matilde (Abbazia di Nonantola)
Particolare dell' Evangelario di Matilde di Canossa




Fino al XIV secolo, infatti,  la Madonna viene rappresentata sdraiata accanto al figlio, come una comune donna dopo il parto. E' un' immagine tenera e molto vicina alla realtà naturale degli eventi umani. Più tardi, invece,  Maria verrà spesso rappresentata in ginocchio, a simboleggiare accoglienza e stupore, in atteggiamento di venerazione e sottomissione. Più che madre, e per lungo tempo, nell' iconografia religiosa sarà poi rappresentata come serva del divino. C'è di che riflettere.



Domenico Bigordi detto IL GHIRLANDAIO- la Natività  1492

Oggi l' immagine della natività è veicolata anche dalla fotografia e dal cinema che tendono a  riportare attuale e realistica la figura di Maria. Dal macrocosmo della teologia al microcosmo della realtà quotidiana, potrebbe essere anche riduttivo, ma credo invece che occorra sempre ripartire e tornare anche a quest'ultima per vivere bene qualsiasi spiritualità.  Cosa ci volete fare? :-) I tempi cambiano e pure le immagini. Intanto aspetto un francobollo natalizio in cui, accanto al natale laico comparso in questi ultimi anni, ci sia rappresentato un natale religioso con un' immagine di Maria più vicina alla comune, seppur straordinaria, esperienza del diventare madre.

 Buon Natale.

Film Nativity, diretto da Catherine Hardwicke nel 2006



sabato 31 dicembre 2016

Maria nella Natività 1


Le festività natalizie possono aiutarci a riscoprire, nella filatelia,  le numerosissime occasioni in cui si mostra Maria, madre di Gesù,  nella scena della natività. Vi sono, a questo riguardo,  innumerevoli emissioni filateliche, in tutto il mondo, gran parte delle quali ripropongono immagini tratte da dipinti  che, ove possibile, cercherò di mostrare.
Anche se la figura di Maria appartiene soprattutto alla tradizione religiosa, l' emissione filatelica che si riferisce al Presepe rappresenta sempre, oltre ad un atto di devozione e di fede, una sottolineatura della presenza fondamentale della donna in quello che è un contesto di speranza e di rinnovamento del mondo.

"I personaggi  cardine di tutti i presepi,  sempre presenti anche in quelli più piccoli e modesti sono
tre  "Gesù Bambino, posto nella mangiatoia la notte di Natale (anche se in alcune tradizioni viene posto nella mangiatoia solo il 25 dicembre). Accanto a lui si trova Maria, collocata nella capanna (o nella grotta) nei pressi della mangiatoia che ospita il figlio ed è solitamente rappresentata con abiti blu o azzurri. Fino al XIV secolo veniva rappresentata sdraiata accanto al figlio, mentre nei secoli più recenti l'iconografia l'ha sempre figurata in ginocchio o adorante. San Giuseppe è solitamente simile per abbigliamento e fisionomia ai pastori, è situato a lato di Gesù ed è caratterizzato da un bastone con l'impugnatura ricurva, i suoi vestiti sono o gialli o marroni. In altri casi Maria viene rappresentata sopra l'asino, lei e Giuseppe stan cercando un alloggio che per via del censimento non è disponibile." (tratto da Wikipedia).


Spagna  10-12-1959;  Natale tratto da un dipinto di Goya


Francisco de Goya y Lucentes - Sacra famiglia . 1788/90

Spagna 01-12-1960 -    tratto da un dipinto di Velasquez

Adorazione dei Magi -  Diego Rodriguez de Silva Velasquez -  1640 ca.


Spagna 26-10-1962  Nascita di Cristo, tratto da dipinto di Murrillo


 

Adorazione dei pastori - Bartolome Esteban Murrillo 1650 ca.